Sala delle rocce e dei minerali
In questa prima sala si può scoprire la composizione della crosta terrestre, i principali eventi geodinamici e i diversi ambienti in cui si formano le rocce. Sono esposte splendide varietà di minerali provenienti da tutto il mondo, con riferimenti alla genesi, alla struttura cristallina e alla classificazione chimica, anche attraverso l’ausilio di strumenti ad alta tecnologia (microscopi ottici e polarizzati). Particolarmente suggestivo è lo spazio dedicato ai minerali fluorescenti.
Lo zolfo, il protagonista
Il lavoro dei minatori in miniera era incessante: dall’estrazione della pietra sulfurea fino all’ottenimento del “pane di zolfo” attraverso la solidificazione dello zolfo liquido all’interno di una forma rettangolare standard. Tre turni di lavoro assicuravano ventiquattro ore giornaliere di produttività. Minatori, armatori, carreggiatori e stradini, organizzati in squadre, popolavano a centinaia le gallerie affrontando le incognite del sottosuolo fino a sessanta metri sotto il livello del mare. Lampade, maschere e attrezzi da scavo sono stati strumenti indispensabili per i minatori: il museo conserva un’ampia collezione di lampade, dai lumi in terracotta di epoca romana alle lampade ad olio, ad acetilene, la lampada di sicurezza fino a quelle a batteria. Dalle profondità del sottosuolo minatori e minerali risalivano attraverso i pozzi e le discenderie fino ai cantieri esterni, dove negli impianti di fusione (calcheroni e forni Gill) si separava lo zolfo dalla pietra.
Le officine
All’interno del complesso minerario del Certino le officine e la falegnameria erano situate fra la centrale elettrica e la sala compressori, adiacenti alla lampisteria e alla sala argano. Fondamentali per l’operatività del cantiere, le officine meccaniche occupavano sessanta operai specializzati che svolgevano compiti di riparazione delle attrezzature e manutenzione degli impianti tecnologici, nei cantieri esterni e nel sottosuolo.
La miniera
Il museo propone una successione di cantieri sotterranei scenograficamente ricostruiti: il percorso della miniera artificiale, essenziale tassello di un progetto museografico caratterizzato da progressivi livelli di approfondimento, permette di attraversare gli originali ambienti di lavoro che mostrano l’evoluzione dell’attività mineraria a Perticara dal XVII al XX secolo suscitando coinvolgenti ed emozionanti suggestioni.
Antica strumenteria scientifica
Si può ammirare anche una preziosa raccolta di antichi strumenti scientifici per il rilevamento topografico e ambientale: bussole, grafometri, inclinometri, tavolette pretoriane, teodoliti, anemometri, tacheometri, livelli sono disposti in una sequenza che riflette il progresso scientifico dell’uomo applicato alla strumentazione di orientamento e di misura. La collezione contiene reperti che vanno dal XVII al XX secolo.
Biblioteca
La biblioteca, inserita nella Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino, è soprattutto orientata su temi geologici, mineralogici, minerari e storici di rilevanza nazionale ed internazionale. Pregevoli le edizioni antiche dei trattati di arte mineraria a partire dalla metà del XVI secolo.
Archivio
L’archivio contiene una cospicua documentazione tecnica e amministrativa, e rappresenta un importante strumento per ricerche storiche relative agli ultimi due secoli.
Sala Conferenze e Sala del Territorio
L’ampiezza e l’eleganza architettonica della Sala Conferenze la rendono una location perfetta nell’ospitaremostre, convegni ed eventi anche indipendenti dall’attività del museo.
La Sala del territorio mette in relazione il museo con l’ambiente circostante: i campioni, le fotografie e i documenti qui raccolti identificano l’evoluzione dell’attività mineraria e lo sviluppo umano, dai primi insediamenti preistorici fino all’era industriale, permettendo di proseguire l’analisi direttamente sul territorio, ricco di testimonianze e di preziose singolarità.
Bookshop
Presso il Bookshop del museo si può trovare una vasta scelta di libri e pubblicazioni dedicati all’attività della miniera di Perticara e della storia locale di Perticara, insieme ad un’ampia proposta di minerali da acquistare come souvenir e gadget del museo.